La tenda nell'arte figurativa
Anche la tenda ha una sua storia e spesso la sua strada si è incrociata con quella dell'arte, in questa pagina usciamo dal concetto di prodotto e ne approfondiamo la bellezza artistica.

Nella basilica Romanica di Sant'Apollinare, a Ravenna, si trova un mosaico originale in tessere ceramiche che decora un lato della navata centrale, sul quale é ben visibile una raffigurazione della tenda solare in tessuto.
Osservando il mosaico "Il Palazzo Imperiale", realizzato con la tecnica delle tessere ceramiche policrome, si notano un palazzo patrizio [polatium] dove al loggiato superiore o nobile, logge ad arco sorrette da colonne con capitello aorico-romano sono abbellite da tende in tessuto decorato con disegni geometrici, sospese da anelli scorrevoli su bastoni. Al centro del mosaico, vi é raffigurata una loggia maggiore tripartita con timpano, che viene schermata da altrettanti teloni raccolti da embrasse e con bordo ricamato.
Curioso, notare che oggi ben 1500 anni dopo, tale soluzione di tendaggio non solo é attualissima, ma anche ritenuta molto trendy.
La sola arte di cui mi accontento è quella che, elevandosi dall’inquietudine, tende alla serenità.
Cit. André Gide
Per inquadrare storicamente la tenda da sole intesa come protezione solare, riteniamo utile presentare una ricerca storica interessantissima che ci aiuterà nell'osservare da un punto di vista diverso l'evoluzione della tenda e del tendaggio in 15 secoli di arte figurativa. Noteremo in questo excursus che caratteristiche come: la sospensione ad anelli per i veli, le strutture a cappotina, le strisce multicolore od i colori sgargianti per le tende da sole; sono da sempre comuni ed indipendenti dal periodo storico dal contesto o dal luogo geografico. Possiamo peraltro riaffermare anche in questa sede la grande importanza che ha rivestito sin dall'inizio l'influenza di Roma, non solo nella Storia Europea, ma anche nei commerci e nell'arte fino in quegli aspetti minori come la tecnica della protezione solare e della tenda.
Secolo V Rinascimento Seicento Illuminismo
Romanticismo Impressionismo Novecento
Arte Ravennate secolo V
![]() Nella basilica Romanica di Sant'Apollinare, a Ravenna, si trova un mosaico originale in tessere ceramiche che decora un lato della navata centrale, sul quale é ben visibile una raffigurazione della tenda solare in tessuto. Osservando il mosaico "Il Palazzo Imperiale", realizzato con la tecnica delle tessere ceramiche policrome, si notano un palazzo patrizio [polatium] dove al loggiato superio re o nobile, logge ad arco sorrette da colonne con capitello aorico-romano sono abbellite da tende in tessuto decorato con disegni geometrici, sospese da anelli scorrevoli su bastoni. Al centro del mosaico, vi é raffigurata una loggia maggiore tripartita con timpano, che viene schermata da altrettanti teloni raccolti da embrasse e con bordo ricamato. Curioso, notare che oggi ben 1500 anni dopo, tale soluzione di tendaggio non solo é attualissima, ma anche ritenuta molto trendy. |
Rinascimento
![]() Lorenzo Lotto, noto pittore rinascimentale lombardo, raffigura in questa pala sacra, del 1521, la Beata Vergine con il Bambino e i Santi, mentre la scena é protetta dall'eccessiva radiazione solare da un telone sorretto da 4 putti angelici in volo.
La scena di per sé non é significativa, in quanto non mostra scene di vita quotidiana, ma in realtà ci interessa perché denota un uso abbastanza disinvolto dell'epoca di tele e teloni per proteggere dal sole e dall'eccesso di luce.
Il colore verde scuro del tessuto cosi come le sue componenti lucide ci fanno supporre trattasi di un velluto in seta o di una seta pesante. |
Il Seicento
In primissimo piano, un drappo in tessuto joquard, con disegni di vita quotidiana di grande rapporto, finito su un lato a cimossa, e legato da una passamaneria a cordone che si appoggia su una sedia. Questo interessante dipinto ci dice alcune cose nuove tra le quali il fatto di come fosse abitualmente in uso tra gli artisti attrezzare i loro studi da ritratto con tendaggi di vario peso per poter regolare la luce naturale, unica fonte apprezzabile di luminosità utilizzabile all'epoca. Inoltre si nota l'utilizzo della passamaneria. Sullo sfondo, un altro telone teso da una balza decorata, forse per oscurare la finestra frontale, lasciando cosi filtrare la sola luce laterale. |
Il Settecento e l'Illuminismo
![]() É nell'Encyclopedie di D'Alembert e Diderot, del 1754, che nel volume relativo alle arti, si trova la tavola del tappezziere, dove si rappresenta il laboratorio di una tappezzeria del tempo, intento a confezionare tessuti per tendaggi e per rivestire imbottiti.
Molto similmente ai laboratori odierni, scheletrati di sedute in stile e barchette di tessuto accatastate riempiono il locale, mentre il padrone conversa probabilmente con un cliente, alcune donne sono intente al tavolo da confezione, ed un garzone arriva portando dei materassi da irnbottire. |
Si intravedono due tende: una tenda solare a capottino raccolta, in tessuto rigato oro e bordeaux ed azionabile da un cordone teso e bloccato alla parete, mentre in primo piano dall'interno si vede un drappo raccolto da un embrasse, con passamaneria a frangia. Il peso del tessuto lascia prevedere un uso della tenda per oscuramento. |
L'Ottocento ed il Romanticismo
![]() Nel quadro di Luigi Ducis, si raffigura Louis XVIII al balcone, seduto su un tronetto mentre riceve un Militare o un ambasciatore. Ai lati il solito contorno di dame di corte e di militari. L'interesse per noi qui é rappresentato dal fatto che il balcone sia protetto da una vera e propria tenda solare in tessuto a righe e con mantovana lavorata a merletti su cui sono riprodotti degli stemmi. La struttura che regge la tenda ci lascia percepire che la stessa possa essere di tipo rimovibile, come una canopy, o probabilmente avvolgibile su un rullo quando non necessaria. Sempre nella scena in primissimo piano, vi é un grande drappo a cortina incrociata, con passamaneria a frangia in tessuto pesante, forse un velluto rosso. La ricchezza del drappo cosi come il peso sei tessuto fanno supporre un uso per oscurare il locale, o per isolare la finestra in inverno. |
La mano dell'artista ha qui dosato i colori in modo tale da trasmettere all'osservatore l'intesità luminosa del mezzogiorno romano. La tenda raffigurata ha probabilmente funzioni di privacy più che di riparo dalla luce, e viene qui lasciata aperta per far circolare l'aria immobile ed afosa.
Interessante il tipo di confezione molto spartana, della cortina, che é realizzata in un pezzo unico aperto nel mezzo per lasciare il passaggio. |
Fedor Slavianskij, nella sua "Scenafamiliare al balcone"del 1851, ritrae una famiglia russa, con figli e governante, intenti a raffrescarsi al balcone, che risulta protetto da tende solari in tessuto striato bianco e rosso molto elegante: la tenda copre tutto il balcone sui tre lati e crea anche una tettoia in tessuto, parte della quale é aperta per lasciar circolare maggiore quantità d'aria.
La struttura, in metallo, permette alle tende di scorrere ed essere raccolte sui lati, ed è ipotizzabile che sia rimovibile nei mesi invernali. Anche qui, notiamo un uso disinvolto della tenda, con tessuti striati multicolore. |
L'Impressionismo
Il tendone che si estende dalla facciata sopra i tavolini del caffè, fin sopra il boulevard, diventa cosi un accessorio estetico, una presenza familiare quasi obbligata anche ai giorni nostri. Struttura fissa sospesa, tessuto chiaro atto a riflettere la luce dei primi lampioni a Gaz tipici della Parigi Haussmaniana, pedana rialzata e qualche avventore ai tavolini. |
Anche in questo quadro, la tenda da sole compare in facciata per proteggere gli spazi all'aperto dei locali e dei negozi, contribuendo a decorare il fabbricato ma anche a sottolineare le funzioni e le destinazioni d'uso del costruito. In questa Milano della prima metà del secolo, case nobili e borghesi si differenziano dai caseggiati popolari proprio per la presenza della tenda da sole.
Sempre più in uso il tessuto striato multicolore. |
La barca è qui attrezzata da una tenda che si prolunga dalla coperta fino alla poppa, creando così un riparo dalla luce e dal calore per il pittore.
Anche qui si nota l'uso di tessuto a strisce multicolore e di una mantovana decorata. |
Il Novecento
I fotografi Alinari in assenza di validi sistemi di illuminazione artificiale per le loro riprese fotografiche necessitavano di regolare la luce naturale proprio come negli studi dei pittori.
La tenda quindi in questo contesto assurge al suo ruolo funzionale primario e moderno: quello di schermatura solare. |
Fonte Assites® - "Tende e schermature solari, storia tecnica normativa" Ed. Edinterni srl 2004"
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